Bando nuove licenze per i casino online: l’attesa è terminata
In Italia, il gioco online non è sempre stato legale, anzi possiamo dire che i casinò su internet sono una novità rispetto invece alla lunga tradizione italiana di sale da gioco tradizionali. Forse ricorderete che è l’anno 2011 quello ad aver segnato la grande svolta nel settore, con la legalizzazione dei giochi online a scopo di lucro (tra cui roulette, bingo, poker e scommesse). Si è dovuto invece aspettare un ulteriore anno (il 2012), per vedere introdotte le slot machine, le video slot ed i giochi con jackpot progressivo, nell’elenco dei giochi ammessi dalla legge. Grazie a queste regolamentazioni il mercato del gioco online in Italia è diventato un settore trasparente e sicuro, garantito dal fatto che per poter offrire servizi ai giocatori, gli operatori devono essere in possesso di una licenza concessa dall’ADM (Agenzia Dogane e Monopoli – ex AAMS).
Dopo le prime tornate di rilascio delle licenze, la dinamica legislativa ha un po’ rallentato il suo percorso e non sono stati aperti ulteriori bandi per la concessione di nuove licenze per i casino online.
Se siete giocatori che, oltre a divertirsi online, seguono anche le vicende del gioco nelle notizie quotidiane, forse vi ricorderete che prima dell’estate si era tornati a parlare di bandi e licenze. In particolare era cominciata a circolare la notizia che ADM era in procinto di presentare un bando ufficiale per la concessione di nuove licenze per i casino e per il gioco a distanza. Le nuove concessioni avrebbe quindi portato sul mercato italiano un buon numero di nuovi casinò gestiti da quegli operatori che non erano stati in grado o non avevano ritenuto opportuno tuffarsi nell’avventura italiana del gioco online nel 2011.
Le notizie che circolavano parlavano di un bando di gara che sarebbe stato pronto per la fine di luglio 2016. Il Monopolio di Stato stava infatti attendendo il verdetto della Conferenza Unificata Stato-Regioni-Enti Locali in merito alla riorganizzazione della distribuzione dei giochi sul territorio nazionale, ma aveva già comunque pronta una bozza del bando nel cassetto. La bozza del bando includeva in realtà 3 bandi differenti relativi a nuove concessioni per bingo, scommesse sportive e online. Le licenze del gioco online (del costo di 200mila euro l’una) avrebbero permesso al governo di incassare circa 24 milioni di euro, mentre le concessioni per le scommesse sportive dovrebbero portare alle casse dello Stato circa 400 milioni.
Considerando l’incredibile periodo di successo che sta registrando il gioco online in Italia e i profitti che vengono generati dal settore è chiaro che che l’attesa che si era creata attorno a questo bando era altissima. Le voci che circolavano a giugno parlavano addirittura della disponibilità di 120 nuove licenze.
Nonostante tutti i ritardi e le difficoltà incontrate lungo il percorso, si prevedeva che il bando ottenesse il via libera verso il mese di settembre e che venisse poi ufficialmente pubblicato alla volta di novembre. Con questa tempistica era ragionevole pensare che le nuove licenze per i casino online sarebbero state assegnate entro aprile 2017.
Ora siamo a dicembre e del bando non c’è neanche l’ombra. Cosa è successo?
E’ successo che il lavori della Conferenza Unificata si sono protratti più del previsto e la pubblicazione del bando è stata ritardata a data da destinarsi. Il settore del gioco online italiano si trova ora immerso un’atmosfera di incertezza rispetto a quali saranno gli sviluppi futuri. Nuove voci di corridoio affermano che il bando sarà pubblicato alla metà del 2017, ma che fare nel frattempo?
Alcuni operatori, dopo lo sbigottimento e la delusione iniziale per questo ulteriore ritardo, hanno deciso di passare all’azione e di avanzare una richiesta di danni al Tar regionale, per il mancato guadagno causato dalla non pubblicazione del bando. In pratica qualche operatore si è dichiarato danneggiato dal fatto che lo Stato non ha dato loro la possibilità di entrare nel mercato, causando un mancato guadagno rispetto a quegli operatori che invece la licenza se l’erano già aggiudicata nei bandi precedenti. Il coraggioso operatore in questione è il bookmaker Obiettivo2016, il quale sostiene che la mancata pubblicazione del bando lede il suo diritto ad esercitare la libera impresa e di conseguenza provoca un danno economico che va risarcito. Forse questa iniziativa non rimarrà isolata ed è certamente un modo per attirare l’attenzione su una questione importante. Le licenze di molti operatori di scommesse ad esempio sono scadute lo scorso 30 giugno ma grazie ad una proroga i concessionari esistenti hanno potuto continuare ad operare senza problemi. Diverso ovviamente è l’effetto prodotto su tutti quegli operatori, come Obiettivo2016, che stavano pianificando i loro investimenti per poter entrare nel mercato.
Ora con i risultati del recente referendum e le incertezze in merito al governo, il bando per la concessione di nuovi casinò sembra allontanarsi ancora di più. Ma ci sono altri canali per entrare nel mercato italiano legalmente?
Come aprire un nuovo casinò online
Le tanto attese 120 nuove licenze per i casino rimangono quindi un sogno per ora e gli operatori che si erano preparati ad entrare nel mercato italiano dovranno velocemente pensare ad un’altra modalità di accesso, ma quale?
Una possibilità, ventilata da qualche esperto del settore, potrebbe essere quella di acquisire la licenza di un casinò già esistente. Un operatore “impaziente” potrebbe quindi andare alla ricerca di qualche concessionario che non sta andando alla grande e che potrebbe essere interessato a vendere il proprio bollino AAMS. La transazione è permessa dalla legge italiana e non comporta nemmeno grandi complicazioni burocratiche. La società acquirente dovrà naturalmente dimostrare di essere in possesso di tutti i requisiti richiesti dall’AAMS, come se si trattasse della partecipazione ad un bando per l’assegnazione di nuove licenze per i casino online. Il passaggio di licenza comporta anche un onore di tipo di economico sia verso AAMS che verso il venditore ma, considerando le prospettive di profitto, questi non dovrebbero essere elementi in grado di scoraggiare un grande operatore ad intraprendere un’azione del genere. Basta dare uno sguardo ai numeri della crescita e della diffusione del gioco online in Italia per cominciare a pensare che questo “piano B” potrebbe catturare l’attenzione di molti.
Aggiornamento sulle nuove licenze per i casino online 2018
Il 2018 si è aperto con una delle notizie migliori che potessimo ricevere: il bando per le nuove licenze per i casino online è stato finalmente pubblicato!
Come ci aspettavamo e proprio come era stato annunciato, l’AAMS ha messo a disposizione 120 licenze per l’apertura di nuovi siti di gioco. Per poter partecipare al bando, gli operatori interessati dovranno dimostrare di avere tutte le caratteristiche economico-finanziarie e tecniche richieste dall’Agenzia dei Monopoli e di essere iscritti al registro anti-corruzione. La data di scadenza per la presentazione delle domande è il 19 marzo e le candidature verranno vagliate in ordine di presentazione. Ogni licenza costa 200.000€ e sarà valida fino al 2022.
Queste 120 licenze per i nuovi casino online sono una ventata di aria fresca nel settore del gioco italiano perché faranno arrivare nel mercato un gran numero di operatori nazionali ed internazionali. Anche se ci si attende che una parte delle licenze venga assegnata ad operatori che già sono attivi nel mercato italiano ma la cui concessione è scaduta tempo fa, una buona quota sarà riservata a casinò online che sono attualmente sconosciuti o non accessibili ai giocatori italiani.
Le società che riusciranno ad ottenere una delle concessioni a disposizione certamente porteranno innovazioni sia dal punto di vista dei giochi che per quanto riguarda le promozioni. Per farsi spazio in un mercato già abbastanza affollato e conquistarsi tanti giocatori, i nuovi casinò online 2018 dovranno mettere in campo bonus e servizi in grado di sbaragliare la concorrenza. Seppure non sappiamo ancora quali saranno i brand che tenteranno di entrare nel mercato italiano, ci immaginiamo che nuove proposte di bonus senza deposito o bonus di benvenuto particolarmente generosi faranno la parte del leone nei programmi promozionali dei casinò.
Il rilascio delle nuove licenze aumenterà il livello generale della concorrenza tra i casinò e questo di sicuro avvantaggerà i giocatori che potranno approfittare di quanto di meglio il mercato avrà da offrire.
Tra i nomi di operatori che sembrano interessati ad entrare nel mercato italiano troviamo Pinnacle, Winamax e Marathonbet, ma nella realtà dei fatti nulla è ancora certo e confermato.
Un aspetto importante da rilevare in merito alle nuove licenze casino 2018 è che gli operatori che le otterranno diventeranno automaticamente casinò legali in Italia e potranno esporre nel loro sito internet il logo AAMS. La concessione AAMS diventa quindi garanzia di sicurezza e protezione dei giocatori che potranno registrarsi nei nuovi casino 2018 sapendo che i loro dati personali saranno protetti così come lo saranno anche le transazioni economiche effettuate con il sito di gioco. Inoltre tutti i giochi dei nuovi operatori autorizzati avranno ottenuto le necessarie certificazioni che attestano che il loro funzionamento è corretto e completamente casuale e che la percentuale delle scommesse che viene pagata in vincite è superiore al minimo stabilito dall’AAMS.
Offrire giochi di casinò gratis o a pagamento che permettano agli utenti di divertirsi in modo responsabile sarà l’obiettivo di tutti i nuovi casino 2018, ai giocatori spetterà il compito di individuare il casinò che meglio si adatta alle loro esigenze e di giocare con moderazione. Noi di NuoviCasino continueremo a offrire recensioni aggiornate sui nuovi casino italiani per aiutare i nostri lettori e scegliere sempre il meglio.
Nuovi casinò terrestri: qualche speranza?
Il ritardo nella pubblicazione del bando per la concessione delle licenze per i casinò online ha portato alla riapertura del dibattito sulla nascita o rinascita dei casinò terrestri. Come sappiamo, in Italia, da oltre 40 anni, sono solo 4 i casinò autorizzati ad operare legalmente: Saint Vincent, Sanremo, Campione e Venezia.
Negli anni recenti, tuttavia, sono stati molti i comuni che hanno fatto pressione sul governo per poter aprire o, in alcuni casi, riaprire case da gioco tradizionali. Ai sindaci di località che in passato avevano già avuto casinò attivi, come Montecatini Terme e Taormina, si sono aggiunte cittadine che invece vorrebbero investire in questo nuovo tipo di impresa come ad esempio Ischia, Sorrento, Lignano, Aquila. Sono numerose le destinazioni turistiche e le grandi città che hanno fatto un pensiero serio sulla possibile apertura di sale da gioco che completerebbero la loro offerta di intrattenimento rivolta sia ai residenti che ai visitatori italiani e stranieri. I sostenitori dell’apertura di nuovi casinò terrestri sul territorio italiano fanno leva soprattutto sui vantaggi che se ne potrebbero trarre quali:
- nuovo impulso e ampliamento dell’offerta di intrattenimento in zone ad alto flusso turistico
- nuovi introiti nelle casse degli enti locali e dello Stato
- creazione diretta ed indiretta di nuovi posti di lavoro
- lotta al gioco illegale: infatti rendendo disponibili ai giocatori nuove sale dove poter scommettere in totale legalità e trasparenza, si sottrarrebbe al mercato sommerso del gioco una parte della clientela.
Chi invece si dice contrario all’apertura di nuovi casino porta avanti i seguenti argomenti:
- i casinò terrestri che già abbiamo non stanno facendo grandi profitti e hanno conosciuto un lungo periodo di crisi. Se le strutture esistenti non riescono ad attrarre clientela, come è possibile pensare che nuove sale possano avere successo e produrre profitti?
- il governo sta andando in realtà nella direzione di una riduzione dei punti di gioco, si veda ad esempio la proposta di ridurre notevolmente la presenza delle macchine slot negli esercizi pubblici quali bar, tabaccherie, ristoranti, edicole, etc…I tagli sono stati decisi per regolamentare meglio il settore e per combattere la dipendenza da gioco, pare quindi difficile pensare che dopo una misura del genere, possa invece venire approvata l’apertura di casinò terrestri che, seppur legali, sarebbero un invito a giocare d’azzardo ancora di più.
La questione è complicata e forse non si arriverà mai ad una decisione, visto che molto sembra dipendere dalle correnti politiche più forti in un determinato momento e da chi è in grado di fare la voce grossa. E’ una realtà da considerare, il fatto che il gioco d’azzardo sia esso offline o online, ha conquistato un posto di tutto rilievo nella realtà italiana ed i giocatori hanno tratto grandi vantaggi dalla regolamentazione AAMS che offre loro sicurezza, legalità e trasparenza. Probabilmente per capire la vera redditività dei 4 casinò nazionali sarebbe utile privatizzarla completamente e vedere come se la cavano come aziende non assistite dal sostegno di denaro pubblico.
La situazione è comunque in una fase di stallo e non possiamo fare altro che seguire le vicende della politica e dell’approvazione della legge di Stabilità che ormai è alle porte e vedere cosa ci riserverà il 2017.