Fallimento del Casinò di Campione: quale futuro per la sala più grande d’Europa
Era nell’aria da tempo ed ora il Tribunale di Como ha ufficialmente dichiarato il fallimento del casinò di Campione, uno dei quattro casinò tradizionali legali in Italia.
Che ne sarà ora di questa popolare casa da gioco? Diventerà parte del passato come è accaduto a tanti altri casinò storici d’Italia che sono poi caduti in disuso e dimenticati?
Quello che per ora sappiamo è che la mossa fatta dal tribunale avviene dopo mesi di battaglie, documenti, perquisizioni, indagini, raccolte di informazioni che non hanno però lasciato scampo al casinò. Ora il futuro della sala da gioco, che nel passato ha regalato vincite, intrattenimento e gioia a tanti giocatori italiani e non solo, è nelle mani dei tre curatori fallimentari nominati dal Tribunale stesso. Purtroppo, infatti anche l’ultimo piano di risanamento che era stato presentato non è ha superato la prova della fattibilità e credibilità condannano il casinò ad un destino che era preannunciato.
Certo il 2018 era iniziato in modo particolarmente difficile per la sala da gioco che aveva anche dovuto subire una rapina da 500.000 e dopo che la richiesta dell’amministratore unico Marco Ambrosini di sospendere qualsiasi decisione fino a dicembre è stata respinta, il tribunale ha dichiarato il fallimento del casinò di Campione.
Come si è arrivato a questo passo è facile da spiegare, la richiesta di fallimento era stata presentata dal Comune di Campione nel 2016, dopo che la sala gioco non era stata in grado di versare il denaro dovuto al suo unico socio, che è il comune stesso, una cifra che si aggira attorno ai 1,4 milioni di euro.
Chiaramente il destino del casinò preoccupa sia giocatori che lavoratori. Da un lato ci sono infatti 600 famiglie di dipendenti della sala giochi che non sanno come poter superare questo momento difficile e come progettare il proprio futuro, dall’altra invece c’è l’intera comunità dei giocatori italiani ed in particolare quella del poker che vede venir a mancare uno dei grandi punti di riferimento nazionale per tornei di poker di alto livello.
Per coloro che non hanno mai frequentato questa sala, il fallimento del casinò di Campione può forse non significare molto, ma stiamo parlando della sala da gioco più grande d’Europa, un sede che offre regolari tornei di poker e che ospita l’Italian Poker Open sponsorizzato da Pokerstars.it, la cui ultima edizione si è tenuta lo scorso maggio.
L’attuale sindaco di Campione ha annunciato un ricorso ed i sindacati lamentano che ancora una volta si è giocato con il destino dei lavoratori che dopo anni di incertezze, tagli dello stipendio e cassa integrazione ora si trovano senza un’occupazione stabile.
Certo anche se altri casinò tradizionali sono ancora in grado di operare, non è una situazione facile quella delle sale da gioco sul territorio. Con l’avvento ed il successo dei casinò online e dei casinò su cellulare è diventato sempre più complicato per i quattro casinò italiani rimanere a galla e battere la concorrenza. L’approvazione del decreto dignità ed il divieto di pubblicità del gioco azzardo, forse potrebbe in qualche modo favorire questi esercizi che non hanno certo bisogno di farsi conoscere visto che vantano una storia ed una visibilità sul territorio che non richiede ulteriore promozione.
Purtroppo, quando un casinò legale chiude o si trova in difficoltà, si apre uno spazio per la crescita del gioco illegale che danneggia sia il mercato che i giocatori.
Rimane invece estremamente importante sottolineare che l’unica tipologia di gioco d’azzardo a cui ci si deve rivolgere sia offline che online è quella legale, ufficialmente riconosciuta ed approvata dall’Agenzia Dogane e Monopoli. Il gioco legale è un elemento di protezione e di garanzia per gli utenti che hanno scelto una forma di intrattenimento che richiede l’investimento di denaro. Solo le forme di gioco legale come quelle offerte dal casinò di Campione e dai vari nuovi casinò online AAMS sono gestite con sistemi che proteggono le transazioni economiche e proteggono a pieno la privacy dei giocatori.
Tornando al tema del fallimento del casinò di Campione, ora resta da capire quali potranno essere i prossimi passi, verrà liquidata l’intera struttura? Si troverà un compratore estero? Che ne sarà di questa grande sala da gioco?