Licenze nuovi casino: la fine di una lunga attesa?
Sei un giocatore alla ricerca di un nuovo casino online oppure un operatore che desidera entrare nel mercato del gioco online, allora questo articolo di può interessare.
Il rilascio delle licenze per casino online in Italia sembra davvero vicino.
Sì, lo sappiamo, erano già stati fatti annunci simili all’inizio dell’anno perché era circolata la notizia che il bando sarebbe stato pubblicato verso la prima metà del2017, notizia poi disattesa dai fatti, ma questa dovrebbe essere la volta buona (il condizionale lo manteniamo perché è sempre meglio essere prudenti).
La nuova data per la pubblicazione del bando, che permetterà l’assegnazione di licenze per l’ingresso di nuovi casino nel mercato italiano, sarà compresa tra il 18 ed il 25 settembre di quest’anno, in base alle ultime notizie circolate tra i mezzi di informazione specializzati.
Il bando pare essere già pronto e sembra che si stia solo attendendo un parere dall’avvocatura di Stato per dare il via all’operazione.
Cosa dovranno fare gli operatori di gioco per partecipare alla gara?
Innanzitutto è necessario considerare che il Monopolio di Stato metterà all’asta 120 licenze, come era già stato anticipato in passato. Ogni licenza avrà un costo di 200.000 euro ed anche questo era un dato che era già stato reso noto mesi fa.
A parte i due dati riportati sopra, i veri dettagli del bando ed i requisiti che verranno richiesti ai casinò che vorranno partecipare non sono stati ancora resi noti. Come indicazione generale i casinò potranno tenere in considerazione quelle che sono state le regole applicate nei bandi precedenti, tuttavia, ad oggi, non è possibile escludere che nuove norme e regole vengano introdotte nel bando di settembre.
Ci si aspetta inoltre che non ci sia una vera a propria asta, le licenze verranno rilasciate in base all’ordine di ricevimento delle richieste. In pratica chi prima arriva ha maggiori possibilità di ottenere la concessione (sempre che abbia soddisfatto i requisiti richiesti).
Anche se le licenze nuovi casino sono state a lungo attese e richieste, non crediamo che ci siano davvero 120 nuovi operatori (italiani e stranieri) pronti ad entrare nel mercato nostrano. Una stima più realistica è quella che indica come circa 60 le nuove società interessate a farsi largo in Italia e che altre 40 licenze saranno invece riservate ad operatori già attivi ma la cui licenza è scaduta l’anno scorso.
Gli operatori interessati a partecipare al bando avranno 60 giorni di tempo per presentare tutta la documentazione richiesta. Se otterranno la concessione ad operare in Italia, questa sarà valida per 5 anni, cioè fino alla fine del 2022.
Visto che i Monopoli hanno anche appena aggiornato la blacklist dei siti non autorizzati aggiungendo altri 43 operatori ai 6.505 che erano stati oscurati fino allo scorso 1° agosto, sarebbe interessante vedere se qualcuno di questi operatori approfitterà del nuovo bando per mettersi in regola e emergere dall’illegalità.
Cosa includerà la licenza?
Le nuove licenze che verranno rilasciate permetteranno agli operatori di gioco a distanza di proporre tutti i prodotti che sono attualmente legali nel nostro paese, stiamo quindi parlando di: giochi da casinò (slot machine, videopoker, giochi di carte e giochi da tavolo), bingo, poker (tornei e cash games), scommesse sportive (anche live), scommesse su eventi virtuali, ippica e betting exchange.
Ogni operatore potrà quindi decidere se offrire tutti i servizi autorizzati oppure solo alcuni, scelta che dipenderà chiaramente dalla storia dell’operatore, dalle sue precedenti esperienze nel settore e considerazioni relative alla concorrenza che dovrà affrontare in ogni settore.
E’ necessario tuttavia notare che, se anche la licenza ha un prezzo di 200.000€ indipendentemente dal tipo e dalla quantità di prodotti che l’operatore deciderà di offrire, per ogni categoria di gioco sarà necessario ottenere una specifica approvazione tecnica che attesti che l’operatore sta rispettando tutti i necessari requisiti.
Perché gli operatori di gioco devono partecipare al bando?
Il mercato del gioco d’azzardo in Italia è un mercato regolato, il cui funzionamento viene gestito dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato (AAMS). Qualsiasi operatore di casinò che desideri proporre i prodotti e servizi sul territorio nazionale, può farlo solo se ha ottenuto una regolare licenza. Le licenze per nuovi casino non vengono rilasciate in maniera costante, ma solo tramite specifici bandi. Per poter ottenere quindi una concessione ad operare, un nuovo casinò interessato al mercato italiano deve attendere la pubblicazione del relativo bando, dimostrare di avere tutti i requisiti richiesti dallo stesso, ottenere le approvazioni tecniche per le categorie di gioco che intende offrire, pagare i 200.000€ e solo successivamente potrà mettere online il proprio sito legalmente.
Gli operatori di gioco online che non sono in possesso della licenza ma che tentano comunque di proporre i propri servizi online, possono vedersi oscurato il sito e sono soggetti a sanzioni amministrative e/o penali. Per proteggere i giocatori, l’AAMS aggiorna regolarmente la black-list (lista nera) dei casinò irregolari, in modo che sia facile scoprire chi offre servizi illegalmente.
Quali operatori possono partecipare al bando?
Possono partecipare al bando tutti gli operatori di gioco che dimostrino di avere i requisiti richiesti. Non devono essere necessariamente nuovi casino italiani, possono essere anche operatori stranieri.
Quello che è veramente importante è che i richiedenti la licenza abbiano i loro server e gli uffici in uno dei paesi della comunità europea. Non sarà quindi possibile per un operatore stabilire la propria società in un paese non europeo. Qualche dubbio c’è in relazione al Regno Unito e Gibilterra e alle conseguenze del Brexit, è possibile infatti che alle società inglesi venga chiesto di trasferirsi in un paese europeo, ma questo dettaglio non è ancora completamente chiaro.
Attualmente molti dei casino online legali in Italia hanno scelto come sede delle loro operazioni l’isola di Malta poiché offre un regime fiscale favorevole e consente di versare allo Stato italiano solo le tasse legate al gaming (che oscillano tra il 20% ed il 22%).
E’ infatti importante notare che lo Stato italiano trae ottimi profitti dal gioco legale in Italia e dal prossimo bando spera di poter incassare 24 milioni di euro, anche se a nostro parere l’introito sarà inferiore.